Zone Blu: Tradizioni e Pratiche per una Vita Lunga e Sana

La vecchiaia è il grande tema della nostra quotidianità e lo sarà per gli anni a venire, basti pensare alle ingenti somme spese dai miliardari della Silicon Valley in ricerche sulla longevità.

In un recente articolo di Caterina Soffici vi è l’intervista al Dottor Franco Berrino, epidemiologo ed ex direttore del dipartimento di medicina preventiva dell’Istituto dei Tumori di Milano, in cui si tratta proprio il tema della longevità e del perché dell’attualità di questo argomento. Viene infatti dichiarato che fino a quarant’anni fa l’aspettativa di vita degli anziani era inferiore di almeno dieci anni, dando merito di questo incremento alla sanità pubblica. Purtroppo, però, il filo che divide il vivere dal sopravvivere è molto sottile e le soluzioni trovate fino adesso propendono più per il secondo caso.

Ricerca dell’eterna giovinezza

La ricerca dell’eterna giovinezza, d’altronde, è un tema che risale a diversi secoli fa, come testimonia il capolavoro di Oscar Wilde Il ritratto di Dorian Gray”, in cui il protagonista è disposto a vendere la propria anima pur di non invecchiare. Tralasciando le opere di fantasia, i patti con il Diavolo o altre entità sono per lo più inutili ma tutto ciò testimonia come la paura della morte sia un tema caldo da lungo tempo.

Una recente docuserie Netflix denominata “Zone blu – I segreti della longevità” ha trattato il tema della longevità facendo notare che diverse zone del mondo, etichettate proprio come “Blue Zones”, hanno aspettative di vita incredibilmente più longeve rispetto ad altre parti del mondo. In particolare, per ricevere questo appellativo la zona in questione deve avere un alto numero di ultracentenari in buona salute.

Queste zone non sono incentrate in un unico paese, nazione o continente ma sono sparse per il mondo e sono per lo più isole con tradizioni antiche e ben radicate nella popolazione. “Non esiste una soluzione unica per garantire una vita lunga e prospera.” dichiara Dan Buettner, il ricercatore protagonista della serie “Non c’è una formula magica o una pillola miracolosa che ci garantisca salute e felicità. Piuttosto, è l’insieme di piccoli cambiamenti nel nostro stile di vita che crea un ambiente propizio per una vita sana.”

I segreti delle zone blu

Questi piccoli cambiamenti sono stati infatti riportati nella serie menzionata riuscendo a creare un “filo blu” che collega queste parti del mondo apparentemente così lontane. Dalla Sardegna, al Giappone, fino alla Costa Rica questi stili di vita si sono dimostrati essere di vitale importanza per la salute dell’essere umano. Si parla di salute perché nelle zone blu, gli anziani, non sono relegati a letto e costretti a prendere medicine per prolungare la loro sofferenza, al contrario ridono, ballano, giocano e sono lucidi come persone di 40 anni più giovani. Ma quali sono queste pratiche che possono portare oltre ad una longevità maggiore anche ad una salute fisica e mentale impeccabile? Vediamole insieme.

  • Della Sardegna si elogia l’attività fisica quotidiana. Come attività fisica non si intende l’andare in palestra, al contrario si parla di sforzo fisico naturale. Dal giardinaggio, alle passeggiate, ai piccoli lavori di artigianato, sembra che sia l’ambiente stesso in cui vivono ad incoraggiare le persone ad essere attive.
  • Ad Okinawa, in Giappone, il merito viene dato all’elevata qualità della vita sociale. Vita sociale che si traduce in diverse azioni e “riti” sociali come, ad esempio, il “Moai”, che deve il proprio nome alle statue dell’isola di pasqua, rappresenta un gruppo di cinque persone inseparabili che dedicano la loro vita al benessere del resto del gruppo oltre che al proprio. Così come i vizi sono contagiosi anche i comportamenti sani lo sono e circondarsi di persone “sane” favorisce la propria salute. Un’altra pratica sociale/familiare caratteristica delle zone blu è l’attenzione alla cura dei familiari. Tenere gli anziani nelle vicinanze o in casa propria, trovare un compagno di vita e dedicarsi alla cura e all’investimento sui propri figli sono tutti tratti tipici degli ultracentenari.
  • Nel caso della penisola di Nicoya in Costa Rica è l’alimentazione sana a farla da padrone. Il largo consumo di vegetali, frutta tropicale e legumi oltre alle acque ricche di magnesio e calcio permettono un connubio tra il popolo e la natura che, accompagnato al basso consumo di carni favorisce un’alimentazione sana per un’aspettativa di vita sana. Il tema dell’alimentazione è riscontrabile in diverse delle zone blu, ad esempio l’isola greca di Ikaria è caratterizzata da un clima che fornisce ai propri abitanti prodotti sempre freschi e naturali, anch’essa riconosciuta come condizione fondamentale per la longevità.
La felicità negli occhi di un’anziana


L’ultima pratica è comune a tutte queste località nonostante sia una “forma mentis” estremamente complicata al giorno d’oggi. L’avere uno scopo chiaro per cui alzarci ogni mattina, o in parole più semplici, trovare uno scopo alla nostra vita. Il fatto che questo concetto sia tradotto e riportato in diverse lingue: “Ikigai”, “Plan de Vida” solo per citarne alcune, dimostra quanto sia importante essere motivati nelle proprie scelte e nelle proprie azioni. Non si sta parlando di scopi utopici o poco credibili, si intende semplicemente “credere in ciò che si fa”, che sia curare il proprio giardino o creare dei piccoli capolavori con il legno o con la creta. Quest’ultima pratica va però seguita nell’ottica del rilassamento, è infatti importante dedicare del tempo a noi stessi per combattere lo stress quotidiano, dal quale nemmeno le zone blu sono esenti. La differenza sta in come questo stress viene affrontato: C’è chi onora e ringrazia i propri antenati, c’è chi si rifugia nella spiritualità e c’è chi beve un bicchiere di vino al tramonto con le persone care.

Un sano consiglio

In conclusione, consigliamo la visione di questa illuminante docuserie che condividerà con voi i segreti di una sana e lunga aspettativa di vita. Perché poi non accompagnare la visione con degli snack guarniti dalle nostre salse biologiche e gluten free? Quelle non fanno male, ve lo assicuriamo noi di Biobontà 😉

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